Recupero urbano, un nuovo segmento di mercato?
In questi ultimi mesi ne abbiamo viste e sentiti di ogni genere, tra pareri e previsioni alla fine regnava la confusione. Tuttavia, alcune ipotesi si stanno concretizzando, questo malgrado il mondo stai vivendo una delle peggiori crisi della storia. In questa situazione, c’è chi si spreme le meningi e incomincia a sfornare qualche buona idea.
Una di queste è relativa al recupero urbano, uno stimolo che arriva anche dalla ventata green che il mondo è ansioso di intraprendere. Fatto sta, che vuoi per l’emozione green, vuoi anche per il bonus casa, ma forse più per quest’ultimo, è iniziata una sorta di corsa al “recupero”.
Vecchie fabbriche che diventano dimore di lusso
Recuperare da ciò che si è già costruito e abbandonato, così fabbriche e capannoni del secolo scorso, diventano loft, appartamenti spaziosi di lusso e uffici super tecnologici. Una sorta di seconda vita per queste strutture che altrimenti dovrebbero essere rase al suolo, un vero e proprio spreco.
L’interesse è tale che sta crescendo in tutta Italia, sostenuto anche dal fatto che questi edifici sono dislocati in aree ex-industriali o comunque periferiche. Ed è così che nascono nuovi centri di vita e socialità dove prima c’era il nulla, un recupero urbano che vale davvero la pena fare e che in soldoni è anche un buon affare.
Ottime soluzioni anche per investimenti immobiliari
Che sia per la propria dimora o semplicemente per investire un po’ di capitali, queste aree urbane potrebbero diventare molto attraenti in futuro. Un loft che oggi si può acquistare a 100, entro i prossimi 10 anni potrebbe valere più del doppio del capitale investito.
Va da sé quindi l’interesse crescente per questo nuovo sottobosco immobiliare, che possiamo scommetterci, farà gola a molti investitori anche esteri. A questo punto non resta da capire quali sono le aree di maggiore interesse!