Anche nel corso di questa crisi cresce la ricerca del trilocale
Segno inequivocabile che gli italiani non rinunciano alla comodità ma senza esagerare, scendono i bilocali e mono. Stabili gli appartamenti più grandi con alcune flessioni in qualche città del nord. Questa analisi ci dice chiaramente che la scelta del trilocale con una tendenza marcata in crescita, vuol dire che il mercato immobiliare regge la crisi.
Strutturalmente quando ci sono grandi shock economici, la tendenza per chi cerca casa, è quella di trovare l’appartamento giusto, spesso sottodimensionato rispetto alle esigenze. Questo è sicuramente un segnale positivo, vuol dire che gli italiani hanno fiducia nel futuro, anche se stiamo attraversando la crisi più grande della storia superando anche quella del ’29!
Un interesse trasversale
Tra le città campione troviamo un andamento che non ha una circoscrizione precisa, ma si estende in po’ in tutto il paese. Le città con le percentuali più importanti sono Bologna con il 51,3%, Roma 46,9%, Bari 45,6% e Palermo con il 44,9%, poi altre città con percentuali tra il 30 e 40%.
Questo ci indica che da nord a sud il trilocale è scelta perfetta per le famiglie italiane, composte da almeno quattro persone e con un reddito medio e due stipendi. La ricerca ovviamente riguarda sia l’acquisto che l’affitto, con una flessione sulle vendite relativa alla pandemia, ma che rimbalzerà già dal prossimo anno.
La casa della giusta dimensione
I trilocali hanno in media una superficie che varia dai 70 ai 100 metri quadri, con prezzi molto differenti tra loro in base alla città e ubicazione. Un’altra tendenza che salta all’occhio per l’acquisto del trilocale, è la ricerca in zone semiperiferiche specie nelle grandi città.
La crisi economica in atto è sicuramente disincentivante per quel che riguarda gli investimenti, tuttavia la tendenza di alcuni segmenti di mercato sta offrendo una visione futura ottimistica. Secondo alcune proiezioni ancora non del tutto definite, si stima una crescita del mercato già dal secondo semestre del 2021. Certo, abbiamo perso un anno di crescita economica, ma tutto sommato poteva andare molto peggio!