Ora è il momento di acquistare la tua casa con Casaitalia
In un periodo di congiuntura economica sfavorevole come quello che ha caratterizzato i primi anni del terzo millennio, le Borse di tutto il mondo (da Londra a New York, da Pechino a Singapore) hanno avuto un andamento molto altalenante con pesanti ripercussioni sull’intero sistema finanziario, preludio della grave crisi economica che, in pochi anni, investirà trasversalmente la maggior parte dei paesi dell’UE e degli States.Da sempre fattori determinanti come l’inflazione, la svalutazione monetaria e l’instabilità geo-politica internazionale hanno limitato il potere d’acquisto delle famiglie e, più specificamente nel comparto finanziario, l’insieme di queste concause, ha spinto gli investitori ad adottare un atteggiamento di “estrema prudenza”, cercando sistemi che principalmente fossero in grado di proteggere i propri risparmi.
Ecco perché negli anni scorsi anche nel settore immobiliare, milioni di italiani avevano “rinunciato” all’asset tradizionalmente in cima ai desideri delle famiglie e delle giovani coppie: il mattone.
Per anni il ristagno dell’economia, i tassi di interesse sfavorevoli e la scarsa disponibilità della maggior parte degli Istituti di credito a concedere mutui agevolati, hanno generato il netto calo e, in alcune aree del Paese addirittura il “crollo delle transazioni”.Per fortuna i primi cenni di ripresa registrati nel 2014 sono stati poi confortati dall’ottima ripartenza che, dati Istat alla mano, hanno caratterizzato l’inversione di tendenza dei primi mesi dell’anno in corso.
Il 2015 parte con il segno positivo per l’acquisto di abitazioni, aumentate del 2,9% su base nazionale con picchi del 3,1% nelle regioni dell’Italia centrale e del 4,4% nel Nord-est: un riscontro che non si verificava dal lontano 2007!
In crescita anche l’erogazione dei finanziamenti destinati all’acquisizione della casa: dal +4,9% del 4° trimestre dell’anno scorso si passa al +9,2% all’inizio del 2015. E non è finita qui. Comparando i dati con lo stesso periodo di un anno fa, si registra un incremento di richieste pari all’11% in più, determinato dall’ottimo momento per fare “shopping immobiliare” anche per fini speculativi.
Ad avvalorare la buona tenuta del 2014 hanno contribuito anche i dati sulle negoziazioni diffusi dall’Agenzia delle Entrate anche se, gli esperti attribuiscono la ripresa degli investimenti immobiliari ai “benefici fiscali” introdotti a partire proprio dal 1° gennaio del 2014.
Resta il fatto che l’atteggiamento dei risparmiatori in questi ultimi mesi è notevolmente cambiato: ne rappresenta un esempio concreto la minore propensione verso gli investimenti strutturati (azioni, obbligazioni e derivati), Titoli di Stato in testa.
I Bot, infatti, oggi garantiscono un rendimento molto basso (solo lo 0,196%), tanto da non essere considerati più “appetibili” agli occhi degli Italiani.
A tal proposito, gli esperti chiariscono che non deve trarre in inganno l’ultima asta del Ministero dell’Economia, durante la quale sono stati ceduti 6,5 miliardi di buoni ordinari a scadenza semestrale soprattutto a banche e trader finanziari che sperano in futuro di ricollocare i Bot con uno spread più redditizio.
Tra i prodotti finanziari per i quali si registra un buon incremento troviamo gli ETF (Exchange Trade Founds) veri e propri “fondi a basso rischio” che consentono di diversificare il portafoglio investendo in più titoli, e non di puntare sull’andamento di un solo titolo.
Capaci di generare ottimi profitti anche a medio termine, gli ETF attualmente sono preferiti anche agli “investimenti di materie prime” come il petrolio e ai “beni di rifugio” come l’oro, entrambi troppo dipendenti dalla stretta correlazione tra domanda ed offerta e dal trend negativo dei mercati di riferimento.
Tutti concordi, invece, nel riconoscere che le migliori performances del momento sono quelle del caro vecchio “mattone”, confermate anche dall’ultima indagine condotta dall’Abi, alla quale hanno partecipato 78 Istituti di credito diversi che, nel loro insieme, rappresentano l’80% del settore bancario.
Secondo l’ultimo rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana, i mutui creditizi concessi per l’acquisto di un appartamento sono aumentati del 50% rispetto allo stesso periodo del 2014.
Questo dato spiega in maniera inequivocabile la ritrovata fiducia e il ritorno degli italiani a rivalutare la proprietà immobiliare come l’asset irrinunciabile da tramandare alle future generazioni.
Dunque mai come oggi conviene comprare la “casa dei propri sogni” in maniera semplice e veloce, cogliendo le migliori opportunità che offre un mercato in salute, senza sottovalutare la buona redditività possibile anche in caso di dismissione.
Ecco perché i maggiori consulenti del settore consigliano di approfittare del trend positivo perché nulla in questo momento è più sicuro del mattone, visto che il suo valore è destinato ad aumentare nel tempo. Con l’avvento del web, molte agenzie tradizionali si sono sempre più strutturate con un sito on line specializzato nella compravendita immobiliare, serio ed affidabile, e gestito da personale altamente qualificato come “Casaitalia”, azienda leader nel settore e punto di riferimento per migliaia di utenti che si avvalgono quaotidianamente dei suoi servizi selezionati secondo alti standard di qualità.
Casaitalia è una solida realtà imprenditoriale che propone appartamenti molto ambiti ed eleganti, accessibili a tutti, grazie a “soluzioni personalizzate” molto vantaggiose.
Ma non solo. L’ampia offerta prevede la disponibilità di tante abitazioni con caratteristiche molto diverse per soddisfare le esigenze di ciascun acquirente, ma sempre spendendo molto meno di quanto si possa pensare, e soprattutto senza “tempistiche lunghe” ed estenuanti.
Ogni aspettativa sarà considerata e correttamente “interpretata” dalla passione e dall’esperienza pluriennale dello staff di Casaitalia, sempre a disposizione del cliente che sarà aggiornato anche sulle ultime novità e su tutti gli aspetti legislativi utili a tutelarne gli interessi.
In questo periodo ad esempio, comprare casa è ancora più conveniente grazie ad una particolare norma contenuta nel recente decreto “Sblocca Italia” che defiscalizza chi compra un’unità abitativa destinata alla locazione a canone concordato.